Fotografia scattata a Eysturoy, Isole Faroe, la prima tappa di avvicinamento di #destinationIceland

Se mi hai seguito giornalmente sui social, sai che finora le tappe sono state Ulm, Aabenraa (minuscola cittadina nel sud della Danimarca), Hirtshals con sosta alla spiaggia di Tornby Strand e Isole Faroe (sono ancora qui mentre scrivo)

Sono passati 7 giorni e, come da tradizione, sono volati via, forse anche con il contributo del vento che ha iniziato a soffiare con insistenza una volta arrivata a Hirtshals per l’imbarco. Ci sono differenze, comunque, tra il tempo speso sul continente lontana dal mare e quello che è seguito all’arrivo in Danimarca e, in particolare, al momento in cui la navigazione è iniziata: il prima è vischioso, appiccicoso da alte temperature e urgenza di arrivare al dunque, mentre da Aabenraa in poi è stato un progressivo rallentare e capire che bisogna smettere di inseguire per iniziare a guardare.

Avvicinamento

L’avvicinamento ha il vantaggio di calarti nella realtà, di farti passare dalle ipotesi alle decisioni, dall’espressione dei desideri ai conti con le possibilità effettive. Questo significa realizzare che le tue domande sono tue e non di chi incontri, chiunque esso sia, e che quindi non riceverai risposte se non esprimerai punti interrogativi e difficilmente gli altri ne rivolgeranno a te di equivalenti ai tuoi.

Allo stesso tempo ci sono aspetti meramente pratici di acclimatamento, come ricordare cosa significhi una temperatura che oscilla tra i 5 e i 10°C durante il giorno, un meteo lunatico con- in ordine sparso- un minuto di sole, uno di pioggia e uno che ti fa sarà sapere cosa intende fare e altri ugualmente pratici di confidenza con la tua organizzazione quotidiana delle attrezzature, in modo tale che siano sempre disponibili nel momento in cui ne avrai bisogno e da evitarti soste inutilmente prolungate al vento o via vai tra macchina e bagno per riuscire finalmente a schiacciare il dentifricio sullo spazzolino.

Germania

pregiudizi sono inevitabili perché non sono altro che la manifestazione della posizione rispetto alla quale valuti e confronti. Il problema si pone soltanto se il pregiudizio diventa pensiero definitivo o giudizio universale.

Danimarca

La precisione non è garanzia di successo, soprattutto se impedisce qualunque forma di fluidità, nei pensieri o nelle azioni.

Con l’acqua intorno tutto diventa più facile.

Navigazione

Ottieni più risposte dal silenzio che dalla folla che può cambiare forme e colori con latitudini e longitudini, ma pare essere accomunata dall’indifferenza rispetto alla necessità di disporre di un proprio (ampio) spazio vitale: sdraiata sul letto nella cabina, il respiro funziona solo per una metà se non lo controlli a dovere, come dovessi contenere la tua presenza per lasciare a ciascuno lo spazio del proprio silenzio anche se vi trovate in un luogo piccolo e condiviso; le due compagne di s-ventura russano.

Quando acqua e aria non vanno d’accordo, è meglio avere i piedi sulla terra. Ferma.

Isole Faroe

La domanda non è cosa possiamo imparare da loro, ma se, ammesso che ci sia qualcosa che potremmo imparare, quel qualcosa potrebbe essere realizzato altrove. Terre diverse, abitudini diverse per rispondere a bisogni diversi, quindi diverse le soluzioni da adottare? Magari diversi anche i problemi.

  • Pescatori lungo le rive dei laghi a partire da metà pomeriggio.
  • Il gestore del campeggio che dice che preferisce il lavoro invernale perché gli consente di non lavorare tutti i giorni. Ride e scherza, ti dà dell’irlandese, parla del vento invernale come uno sberleffo ai viaggiatori.
  • Quattro case che fanno un paese e paesi che sono il fondo chiuso delle strade.
  • Villaggi che sembrano disabitati: nessuna tenda alle finestre, ma nessuno che vi si muove all’interno e nessuna luce accesa. Se per caso incontri qualcuno per strada ti guarda con l’espressione di “ah no, è solo un turista” visto che non rientri nel conteggio dei volti noti. Sempre che non l’abbiano già capito dalla macchina.
  • Case dai disegni antichi. Nel “vialetto” la tua stessa automobile.
  • Prefabbricati con il bagno pubblico segnalato come i siti di interesse turistico. Sono solo io che ci vedo un sottotitolo “se proprio dovete passare di qui, almeno non sporcate come i cani”? E non per una forma di disprezzo, ma per pratico senso di civiltà.
  • Non sfruttano la terra perché lei non si presta al gioco, allora si gettano sul mare.
  • Il loro futuro è invadente quanto il nostro, lascia segni evidenti, solo è di portata più contenuta.

Così appare.

In tutto questo tu sei qui da poco più di due giorni e hai preso possesso geografico delle tre isole principali. Non ti ricordi cosa facevi fino a ieri, ma l’idea che domani dovrai partire lascia l’amaro in bocca: hai appena fatto in tempo a intravedere i bastioni di Orione

“e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia.”

Questo, a casa mia, si chiama perfetto clima islandese.